Dal mio punto di vista. “Maturare e accrescere l’autostima e il benessere, praticando lo sport.”
Lo sport è un’attività intesa a sviluppare le capacità psico fisiche di chi lo pratica e ingloba un complesso di esercizi e manifestazioni agonistiche e amatoriali. Praticare sport implica il rispetto delle regole, che strutturano le sue diverse discipline e il tutto viene regolato e gestito da determinati Enti (Federazioni e Associazioni, nel pieno rispetto dei rispettivi regolamenti e sotto il diretto controllo del Comitato Internazionale Olimpionico).
Spesso si usa il termine “ gioco “ per definire un’attività sportiva ( gioco del calcio, gioco del tennis, gioco del volley e così via), questo termine ci riconduce ad un’attività ludica e magari votata allo svago ed al divertimento; di fatto le basi dello sport sono proprio queste! Aggregazione, rispetto delle regole, divertimento sono le linee fondamentali da rispettare quando si pratica qualunque attività sportiva; fondamentale è il rigore ed il rispetto delle regole del “Gioco”, ma soprattutto rispettare gli avversari e/o i propri compagni di “Gioco”!
Questa è la definizione basilare e concettuale dello sport come disciplina. Sono un ragazzo di 18 anni, descrivo e vivo lo sport come un salva vita fisico e psichico, uno specchio che riflette insoddisfazioni personali e sfide. Tramite combinazioni e reazioni, trasforma insicurezze e rabbia in adrenalina, la quale quindi produce risultati, che hanno il loro culmine nell’autostima e nel rispetto per sè stessi. Siamo ragazzi, giovani, con la testa a distrazioni e spiriti di libertà nettamente giusti per l’epoca, ma il punto della mia riflessione è: Perché perderci nel fumo di quella sigaretta e bere quel drink iper alcoolico per poi sentirsi sballottati, vomitare e offuscare ogni barlume di ragione? Annegare i dispiaceri e non sentirsi realmente appagati!? E’ più salutare andare a correre nel parco o in pista , magari qualche set a tennis, oppure una sessione di pesi! Sinceramente è più bello osservarsi allo specchio e sorridere, non certamente per l’effetto inebriante e allusivo dell’alcool, pensando realmente e serenamente a tutti quei risultati ottenuti aprendo le mie valvole di sfogo attraverso lo sport?
Oggi, fumando, bevendo, prendendo l’auto per compiere un breve tragitto, evitando di salire le scale, mangiando cibo spazzatura, stai proiettando la tua esistenza in un “tornado che ti proietterà nel vuoto”. La tua condizione fisica è lo specchio della tua mente, un biglietto da visita scolorito e logoro con il quale gli altri tutto direbbero di te, tranne che tu abbia costanza e motivazione seria per non dimenticare il sacro rispetto della propria vita. Il mio consiglio a tutti è quello di iniziare, non importa quando, perché, ma iniziare a cambiare in meglio la propria vita.
Lo dico io, preso in giro da tutti fino a 15 anni, con una delle peggiori forme fisiche esistenti, magro, secco, debole, nessuno sport praticato fino ad allora. Era il momento di cambiare. Mi iscrivo in palestra, titubante, entro in una stanza calda, tra rumori di ghisa, sudore, odori tipici di attrezzi e attività ginniche. Quella era diventata la mia casa e quel giorno decisi di non staccarmene più. Ora sono passati tre anni. La mia forma fisica è diventata esteticamente ben costruita e ne giova il mio benessere. Coloro che criticavano ora tornano a prendere lezioni sul cambiamento. Le paure e le insicurezze, beh, sparite del tutto. Ora sono un motivatore nello sport; io posso consigliarvi di cambiare le vostre vite, di prevenire malattie, di essere fisicamente e mentalmente accettati da voi stessi. La vostra mente necessita di un impulso che voi stessi accenderete e ciò causerà il cambiamento.
Basta poco, non domani, oggi!
Giuseppe Lamanna